MONOKURO NEON ni yugamu matenrou doori MAFURAA koshi ni koboreta tameiki Itsumo no saten de Nigai KOOHII tanonde Kabin ni saku RENGE no ka goto Nomihosu
Tensai PIANISUTO no hibon na nichijou wa E ni kaita you na Kanpeki na SAKUSESU SUTOORII Senbou mo shousan mo “touzen da ne” tte Waratte Yubisaki kara sotto mahou wo kanadeteiku
Koyoi no SUTEEJI ni wa Hana wo sakasou ka? Kitai ni uzuku mimi wo sumashite Niwashi no te no naka he, oide
Yubisaki ni saita gensoutei de Gosen no yume ni ochite Kochou no hana no en ni, dare mo kare mo Kuruimatte odore Kane ga naki, tokedasu haien Kidzukeba kassai no ame Sabitsuku hasami wo kakushi, warae
Kirameku NEON ni kuramu matenrou doori Osanaki doukei Itsu kara sameta, DORIIMAA? Itsumo no saten de Nigai KOOHII tanonde Kabin ni saku RINDOU no ka goto Nomihosu
Yoyuu no kamen wa kantan ni hazurenai Naze nara boku wa Kanpeki na ENTAATEINAA Hirou mo konpai mo “zenzen da ne” tte Damashite Itsumo doori sa Boku wa mahou wo kanadeteiku
Koyoi no SUTEEJI ni wa Hoshi wo furasou ka? Kitai ni uzuku mimi wo sumashite Tejinashi no te no naka de, nemure
Yubisaki ni notta gensousei wo Gosen no sora ni tobashite Nagareru hoshi no umi he Kogidashita tsuki ni notte susume Kane ga naki, tokedasu sakuten Kidzukeba kassai no yami Kudaketa SUTEKKI goto Boku wo nomikondeiku
Musekaeru hanataba ni umorenagara Himei ageru yubi mo Susanda honne mo kakushite Waratte, te wo furanakucha….
Kizu darake no toushindai ni Egao no kamen wo tsukete “Risou no boku” no guuzou Aki mo sezu ni, enjitsudzuke Owarenai doukeshi no kyouen Subete abakaretara Sukoshi wa raku ni nareru ka na…. Nante ne!
Yubisaki ni natta gensoutan ni Gosen no mahou wo kakete Azayaka na MERODI de, dare mo kare mo Toriko ni shite warae
Kane ga naki, tokedasu gensou Kidzukeba kassai no ame Kudaketa kokoro wo ugachite, warae Warae yo
Traduzione Italiana
In una strada di soli grattacieli contaminata dai neon bianchi e neri I sospiri si scontrano con la mia sciarpa Alla solita sala da tè Ho chiesto una tazza di caffè amaro E circondato dal profumo dell'astragalo in fiore l'ho bevuta tutta. Gli straordinari giorni di un prodigio del pianoforte E' come un dipinto La storia di un perfetto successo Sia le lodi che l'invidia sono "Semplicemente naturali", rido Con i miei polpastrelli, suono piano i toni della magia Sul palco di stanotte, riuscirò a far germogliare quei fiori? Dopo aver schiarito le orecchie che risuonano dolorosamente per le aspettative, Vieni fra le mani del giardiniere Un giardino illusorio fiorisce dalle mie dita Cadi in un sogno di note musicali Nel banchetto delle farfalle sui fiori, tutti Danzano e danzano La campanella suona, il giardino trascurato si scioglie Ritorno in me, già risuonano gli applausi E sorrido, mentre nascondo le forbici arrugginite. Una strada di soli grattacieli, in cui perdersi fra i neon ammiccanti Una brama infantile Quando ti sei svegliato, o sognatore? Nella solita sala da tè Ho chiesto una tazza di caffè amaro. E circondato dal profumo delle genziane in fiore, l'ho bevuta tutta. La maschera della noncuranza non può essere tolta facilmente E questo perché Io sono un perfetto intrattenitore. Sia la fatica che l'essere esausti sono "Nulla di che", rido Come al solito, vedete Suono i toni della magia Sul palco di stanotte dovrei far cadere le stelle? Dopo aver schiarito le orecchie che risuonano dolorosamente per le aspettative, dormi fra le braccia dell'incantatore. Le stelle illusorie che cavalcano le mie dita lasciamole volare in un cielo di note musicali. E avanziamo in un mare di stelle galleggianti In sella ad una luna fluttuante La campanella suona, la luna nuova si scioglie Ritorno in me, è già una notte di applausi La bacchetta rotta Finirà con l'inghiottirmi Quando finisco sepolto sotto i soffocanti bouquet, Nascondo le mie dita piangenti e il mio cuore urlante Devo sorridere, devo salutarli con la mano... Sul mio corpo pieno di cicatrici metto la maschera di un sorriso. L'immagine di un "me ideale" Recito quel ruolo senza mai stancarmi Una festa selvaggia, a cui non posso metter fine Se distruggessi tutto, mi chiedo mi sentirei un po' meglio...? Come se mai potessi...! Sulla ballata illusoria che risuona dalle mie dita Lancio una magia di note musicali. In mezzo a questa brillante melodia, tutti saranno imprigionati, e sorrideranno. La campanella suona, l'illusione si scioglie Ritorno in me, è già uno scrosciar di applausi Trapassando il mio cuore in frantumi, sorrido sorrido...!
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Note di Traduzione
* Mi sono aiutata un po' con questa per fare prima, ma ovviamente ho ricontrollato e corretto parecchie cose (prima fra tutti i fiori, che avevano messo come campanule e loto). * Stavolta non sono stata proprio letteralissima, in quanto il testo è piuttosto poetico e in alcuni versi, causa parlata velocissima, ho dovuto accorciare un poco le frasi. * Quando dice "la bacchetta rotta mi inghiottirà" intende "questo modo di fare mi consumerà". (Eh, già) * Il primo fiore l'ho tradotto come astragalo, ma per la precisione sarebbe l'astragalus sinicus (che però non ha un nome comune in italiano, o se ce l'ha non l'ho trovato). L'astragalo-e-basta è leggermente diverso, ma ci siamo capiti. * "E' come un dipinto" è singolare perché è riferito alla frase successiva, "la storia di un perfetto...". * La storia mi sembra abbastanza chiara, ma parliamone. Len è un pianista prodigio che, però, viene lentamente schiacciato dalle enormi aspettative del suo pubblico - affettuoso, ma esigente. Ama i fiori, che pare siano una delle poche cose che gli danno sollievo, eppure col tempo perfino i bouquet regalati dai suoi fans si fanno soffocanti. Il tema dell'album VersuS, come si può arguire dal nome, sono gli opposti; nel qual caso, Len qui presenta una forte opposizione fra ciò che prova davvero e la sua perfetta immagine pubblica. Sebbene stia soffrendo, però, alla fine preferisce continuare con la sua "mascherata", per non rovinare questa storia di perfetto successo e non deludere chi lo segue. (Questo implica anche il "mandare in frantumi il suo cuore", come dice all'ultimo). I fiori che tiene in braccio sono quelli che nomina nella canzone: l'astragalus sinicus (quelli rosa) e le genziane (blu). L'astragalus sinicus è un fiore dal significato dolce: "la tua presenza allevia il mio dolore". Penso sia riferito ai fiori stessi, in quanto sua unica consolazione. La genziana, invece, secondo il linguaggio dei fiori giapponese ha un significato un po' strano... "ti amo di più quando sei triste". Che potrebbe essere riferito all'esigenza dei fan che, con le loro aspettative eccessive, preferiscono sacrificare la felicità dell'artista pur di "spremerlo" il più possibile. (Insomma, giù di sadismo-). Oppure si può interpretare all'occidentale, con il suo senso di "determinazione" - Len che va avanti nonostante tutto, anche se in modo poco sano. Notare che l'astragalo è il fiore che tiene più vicino. Ad ogni modo, alla fine era piuttosto malconcio.